E’ stata una grande opportunità, un evento davvero riuscito e ne siamo estremamente felici.
Abbiamo visto arrivare persone da tutta la Sardegna, accorsi tutti a sentir parlare finalmente di autismo.
Si perchè non è scontato. Di autismo si parla ancora troppo poco ed eventi come questi sono un forte catalizzatore di energie e di idee. La scuola è ancora e purtroppo, centro nevralgico di molte criticità; oggi si è potuto vedere come trasformare “difficoltà” in buone prassi. La nostra associazione si impegna perchè di giornate come questa ne arrivino molte altre.
La mattina si è aperta con gli interventi delle Dott.sse Cardani, Cabras e Degortes, che hanno fornito informazioni sia sulle caratteristiche dei disturbi dello spettro autistico, sia su quali siano gli strumenti più efficaci per far acquisire abilità e per facilitare gli apprendimenti in autismo. In particolare si è potuto valutare tra i diversi strumenti utilizzabili per migliorare la socialità e la comunicazione nei nostri bambini. Ancora, è stato possibile vedere tramite dei video proiettati in sala, i risultati dei bambini che utilizzano i facilitatori (informatici e non) per gli apprendimenti.
A seguire è stato proiettato il cortometraggio “Il silenzio di Camillo”, storia di una famiglia alle prese con la risoluzione del mistero di Camillo che non vuole imparare a parlare. Il corto è stato prodotto dall’associazione Diversamente onlus di Cagliari e fa parte integrante del progetto di inclusione scolastica di Federico, che è anche protagonista del corto insieme ai suoi compagni di classe. Maestra Paola Pirari ha spiegato alla platea in che modo Federico è stato introdotto in classe e come i suoi compagni abbiano partecipato, da subito, alla sua inclusione nel gruppo classe. Gli interventi e le strategie utilizzate hanno portato la classe intera a sviluppare una sinergia più unica che rara, che ha, di seguito, permesso la realizzazione del corto. Molti dei presenti si sono commosi a vedere questo progetto, in molti se ne sono andati con la certezza che l’inclusione è possibile anche nei casi considerati più gravi. Ancora ringraziamo gli amici di Diversamente per il prezioso apporto dato al seminario.
Il pomeriggio è iniziato con la proiezione di una altro cortometraggio “Luigi il macchinista”, sempre prodotto da Diversamente onlus. Il corto ha per protagonista Luigi, un bimbo con sindrome di Asperger, esperto di treni come solo gli autistici sanno essere (super esperti di qualsiasi cosa li appassioni). Luigi cerca di trasmettere la sua passione ai suoi compagni di classe e loro cercano di insegnarli altri giochi che consentano un’interazione ancora migliore.
A seguire l’intervento dei due relatori dell’Abc Sardegna, Francesca Palmas e Marco Espa. Vorrei spendere due parole per descrivere questa realtà associativa importantissima che è punto di riferimento per ogni associazione che si occupa di disabilità. Grazie all’Abc Sardegna i disabili sardi in condizione di gravità, possono usufruire della legge 162/98, legge nazionale ad applicazione regionale, che è applicata solo in Sardegna con le modalità del piano personalizzato e degli operatori scelti dalla famiglia. Una conquista che fa la Sardegna modello per tutta l’Italia, che tutti ci invidiano e per la quale lottiamo, anno dopo anno, per il suo mantenimento. Francesca Palmas ci ha descritto le attività associative e, con un video emozionante e commovente, ci ha mostrato come alcuni studenti considerati “non scolarizzabili” all’inizio del loro percorso scolastico, sono riusciti a conseguire anche più lauree.
Marco Espa ci ha aggiornato sugli sviluppi relativi alla 162 per questo nuovo anno in corso; solo due mesi di proroga per ora e dobbiamo tenerci pronti per una battaglia alla quale certamente non ci sottrarremo. Il seminario si è chiuso con un dibattito dal quale è venuta fuori tutta la frustrazione sperimentata dalle famiglie in questa lotta infinta per il rispetto dei diritti dei disabili.
Insomma, una giornata veramente densa di contenuti, emozioni, esperienze, mani che si stringono e braccia che si abbracciano, un’occasione di apprendimento e di conoscenza come poche altre il nostro territorio ne ha viste.
La sala era gremita e la sola nota stonata, oltre all’assenza (reiterata e confermata) delle istituzioni cittadine, è stata la scarsa presenza di insegnanti della nostra città. Sono arrivate maestre dai più sperduti paesi del nuorese e del sassarese, ma molte, troppe delle maestre dei nostri figli non c’erano.
Non sanno l’occasione che hanno perso per capire che grande opportunità di crescita personale e professionale è, avere in classe un alunno disabile.